Il Giappone, un paese lontano, con caratteristiche peculiari ma anche con grandi opportunità per gli imprenditori italiani pronti ad approcciarlo nel modo corretto. E’ l’immagine che è emersa dalla presentazione-Paese svoltasi questa mattina in Camera di Commercio a cui ha partecipato una quindicina di imprese regionali con la possibilità di approfondire aspetti relativi alla propria attività in colloqui individuali con il relatore, il segretario generale della Camera di Commercio Italiana in Giappone.

La lontananza tra Italia e Giappone non è solo geografica: sono numerose le barriere all’ingresso, dai dazi alle accurate normative a cui è necessario attenersi rigorosamente che rendono praticamente indispensabile trovare in loco una controparte giapponese. Un lavoro di preparazione complesso che però può aprire mercati dalle enormi potenzialità e in grande sviluppo. Fra questi il settore dell’agroalimentare biologico, verso cui c’è una crescente attenzione e in cui l’olio extra vergine d’oliva è diventato simbolo per i giapponesi del cibo salutare. Un mercato a cui, questo luglio, sarà dedicato l’evento Eatalian Bio che inviterà buyer giapponesi a incontrare e testare direttamente a Tokyo i prodotti biologici made in Italy delle imprese che vorranno parteciparvi.

Prospettive molto interessanti anche per le imprese del settore cosmetico, alla luce dell’ampliarsi di nuovi target di consumatori, come quello delle trentenni single o degli uomini che fanno appunto uso di questi prodotti, i cosiddetti “erbivori”. Ma c’è anche il settore del design, che però necessita di customizzazioni per adattarlo alle dimensioni ridotte delle abitazioni giapponesi, o ancora quello degli accessori per animali domestici, trasversale dai capi d’abbigliamento alla cosmetica, agli alimentari. Nicchie di mercato interessanti, a maggior ragione visto l’alto potere d’acquisto dei consumatori.