E’ fresca di pubblicazione la nuova guida realizzata da Aries e il Sole 24 Ore, curata dalla giornalista Mariarosaria Marchesano, “Un mare di network. La prima guida dei contratti di rete tra imprese del settore nautico”, che fotografa la diffusione delle reti d’impresa nello specifico settore nautico.

Sono una ventina i contratti di rete tra imprese del settore nautico nati in soli due anni (il primo risale a maggio 2011).
Un fenomeno che potrebbe ridare slancio a un comparto fortemente penalizzato dalla crisi economica: grazie ai contratti di rete, infatti, si sta diffondendo un nuovo modello di sviluppo tra imprese di piccole e piccolissime dimensioni specializzate nella realizzazione e manutenzione di yacht e maxi yacht. Ma l’attitudine a fare network ha cominciato a diffondersi anche tra i porti turistici che hanno compreso l’importanza di un’offerta di servizi da diporto meno frammentata.

Oggi il ‘made in Italy’ della nautica sta affrontando il passaggio delicato dell’apertura ai mercati internazionali con un approccio di ‘sistema’ che punta a valorizzare le competenze. Ma proprio perché i contratti di rete nautici rappresentano un fenomeno recente non è stato semplice ricostruire la loro evoluzione. Non esistono studi e ricerche, atti di convegni o rilevazioni statistiche che possano ancora testimoniare questo percorso in modo strutturato. Il fermento è, però, enorme e nei cantieri di tutt’Italia stanno nascendo esperienze che puntano connettere tra loro aziende che operano nei diversi segmenti della filiera nautica.

Così in questa guida sono state raccolte le testimonianze dirette dei manager di rete, dei consulenti che hanno contribuito alla costituzione dei contratti, dei rappresentanti di associazioni di categoria e dei consorzi di ricerca; sono stati registrati i commenti degli esperti che stanno seguendo l’evoluzione giuridica, fiscale ed economica dei contratti di rete, è stata ricostruita una mappa dei network esistenti dalla loro nascita attraverso le procedure di iscrizione al Registro delle Imprese.

Il tutto con l’obiettivo di offrire uno strumento di conoscenza e informazione agli operatori ma anche per cercare di valutare l’impatto sul futuro della nautica italiana che su questo strumento punta per crescere e affrontare un mercato sempre più competitivo e globalizzato.

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